Grazie a chi lotta giorno e notte per l'uguaglianza. Grazie alle persone come Mario Mieli e in passato Harvey Milk,che hanno dato un posto agli omosessuali. Solo 30 anni fa,i gay non avevano diritto ad avere un lavoro stipendiato,erano perseguitati e uccisi ai bordi delle strade dai "figli di Dio". Che si appellavano alla legge cristiana per cui un uomo deve amare necessariamente una donna e viceversa. Dov'è la cristiana compassione in tutto questo spargimento di sangue? Dov'è la fratellanza. Per fortuna le cose stanno cambiando. Il via libera ai matrimoni tra gay è oramai ufficializzato in molti paesi europei e americani. Si diffonde anche con grande sviluppo le proposte all'adozione di bambini da coppie omosessuali. E questo lo dobbiamo anche al nuovo presidente americano Barack Obama,che ha sempre avuto un occhio di riguardo per le minoranze,essendo lui stesso vittima di discriminazioni razziali per il colore della sua pelle. Era ora che quei bigotti timorati di Dio venissero schiacciati dai pensieri più liberali ed equalitari che si stanno diffondendo in tutto il mondo. Un'altra grande conquista è l'europride che si svolgerà proprio a Roma nel 2011. Riporto un articolo,scritto col cuore di chi ama e non di chi si appella ad una regola divina,che ha la pretesa di essere caritatevole,ma in realtà discrimina senza pietà.


"La Conferenza dell’EPOA (European Pride Organizers Association, l’associazione che raccoglie gli organizzatori di Pride in Europa), in corso a Zurigo, con 12 voti a favore e un solo astenuto, ha assegnato in data odierna l’EuroPride 2011 a Roma. Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, che ha sostenuto la candidatura della città di Roma, è orgoglioso e soddisfatto del risultato. Andrea Maccarrone, della delegazione romana presente a Zurigo, afferma: “Speriamo che questo evento possa essere un’occasione preziosa per elevare il livello del dibattito sui diritti e l’uguaglianza delle persone glbt in Italia. Il supporto delle delegazioni dei paesi europei che hanno già ottenuto numerosi traguardi su questo terreno ci dà forza per continuare una battaglia che sappiamo essere difficile. Ringraziamo le associazioni, le istituzioni e gli esponenti politici che in Italia hanno sostenuto con vigore la nostra candidatura, augurandoci che si apra una stagione di proficua collaborazione”.

L'amore non si può riassumere nel troppo facile binomio uomo-donna. Non è concepibile pensare che la normalità sia questa. Esisitono gay e lesbiche ogni giorno nell'occhio del ciclone,emarginati,discriminati che si sentono soli e pieni di domande. E non servono persone che si dicono favorevoli e poi quando vedono una coppia gay per strada per mano inorridiscono. Non ci servono persone false e ipocrite. Che dicono sì,ma in realtà provano ribrezzo. Servono cuori liberi da pregiudizi,pronti ad accogliere le nuove esigenze del futuro e seppellire le oramai superate idee del passato.

Nessun commento:

Posta un commento