morire dentro

2.00 a.m



Sono seduta sulla solita panchina davanti a Zara. Padova dorme quieta e forse dovrei dormire pure io data l'ora.In giro neanche il solito cane,solo una macchina della polizia mi si avvicina e dal finestrino aperto una voce che mi dice "signorina,tutto apposto? E' tardi torni a casa".
Se avessi avuto un po' d'erba,invece delle mie Merit, e se ne fossero accorti probabilmente non starei qui a scriverlo. O forse sì.
In fondo basta un sorriso e un paio di tette,come dice sempre la mia saggia Sara.


Un'altra serata paranoica e nevrotica.
Stanca di sentir parlare di maschere facciali fatte con frullato di cetrioli e yogurt,stanca di cocktails di Whiskey e nostalgia. Stanca delle ondate di odio perchè io sono :
lesbicasecchionapienadisoldiMAcomunistaINDEFINITIVAincoerente.
(o quant' altro dicano di me).
Stanca di stare lontana da chi spero amarmi ancora.
Stanca perchè non bastano le birre o una canna per farmi stare bene. Non basta più neanche il Dr. Mele e qualche pastiglia.
Non mi basto nemmeno io. Quanta ironia,il destino.


E mentre torno a casa il cellulare vibra. Solito sms di M. per dirmi che le sue cure di bellezza funzionano, penso io .
Invece no. E' la mia Marjò.
"Ne me cherches plus". "Non mi cercare più".
Mi scoppia il cuore.
Quasi vomito per la strada e piango e corro via come ho sempre fatto.
E percorro l'argine del Piovego e quasi vorrei buttarmici dentro e non ho fiato e mi accascio a terra e piango e singhiozzo e grido contro il cielo.
Padova è quasi lacerata dal dolore ma Parigi è troppo lontana.

Arranco verso casa. Preparo Whiskey e cipralex, muoio poco a poco e penso a lei.


Nessun commento:

Posta un commento